Le nuove tecnologie impattano notevolmente sulla vita personale e lavorativa dell’essere umano ma, in alcuni casi, creano confusione, specialmente se si tratta di concetti simili tra loro. È il caso della Realtà Aumentata e della Realtà Virtuale, che hanno in comune il fatto di intervenire sulla percezione di quello che è reale, tangibile, trasformandolo in elementi che diventano nel primo caso informazioni, nel secondo simulazioni.

Non è possibile aver chiara la distinzione senza avere in mente una definizione dei due termini. L’AGID, Agenzia per l’Italia digitale, definisce la Realtà Virtuale come “l’uso di tecnologie informatiche per creare un ambiente simulato”. Chi la utilizza si trova totalmente immerso in un mondo virtuale con cui può interagire. La Realtà Aumentata al contrario, non crea alcun ambiente ma, inquadrando gli oggetti tramite un software installato sul dispositivo come il tablet o lo smartphone, ne “aumenta” le informazioni.

Per entrambe le tecnologie gli scenari di applicazione sono molteplici, dal settore bancario al marketing, passando per la customer experience, il recruiting e molti altri. Le organizzazioni hanno compreso quanto sia importante pianificare investimenti in tal senso ed hanno individuato i benefici, soprattutto economici, che derivano dal loro utilizzo.