Nella foto il recentissimo evento di consegna dei diplomi a Urumqi, nello Xinjiang (nordovest della Cina)
Yizhong (traduzione cinese di “Italia Cina”), partecipata di @Edulife che opera in Cina con particolare focalizzazione nel comparto automotive, svolge un importante azione di formazione e mediazione culturale a favore di importanti palyers italiani del settore.
La metodologia del Ciclo del Valore di Edulife e la mediazione culturale di Yizhong hanno giocato un ruolo fondamentale in termini di crescita nei ranking locali, provinciali e poi nazionali delle scuole coinvolte dai programmi di innovazione metodologico didattica realizzati da Yizhong sul territorio cinese.
Contaminazione e mediazione culturale rappresentano parole chiave imprescindibili per ottenere risultati significativi in contesti così complessi e soggetti a cambiamenti tecnologici e sociali di natura esponenziale.
Il Ciclo del Valore, che pone la persona al centro della propria crescita umana e professionale come protagonista consapevole, viene applicato da Yizhong nelle scuole cinesi attraverso alcune fasi principali:
– Consulenza strategica per la Direzione della scuola
– Formazione dei Formatori
– Affiancamento e Coaching con personale di Yizhong esperto di tecnologie e metodologie
– Programmi di Orientamento alla scelta e Accompagnamento per i giovani
– Promozione e collegamento ai principali brand italiani dell’automotive.
Attraverso processi simili e attraverso l’approccio laboratoriale, esperienziale e trasformativo tipico di Edulife si dà sempre maggiore autonomia alle singole scuole di formazione, per poter operare su fasce di valore aggiunto sempre più elevate.
Il numero di diplomati complessivo ammonta a 650 ragazzi. In particolare:
– A Changshan, primo progetto a decollare, 407 diplomati
– A Yanji, progetto partito successivamente al pilota, 87
– Nello Xinjiang, particolarmente focalizzato sul settore industrial, 156 ragazzi diplomati.
Merita particolare attenzione la situazione lavorativa dei diplomati.
Negli ultimi anni la maggior parte degli studenti di Changshan e Yanji lavora in ambito autoriparazione di auto e veicoli commerciali (principalmente IVECO).
Molto interessante la più variegata ricaduta anche per il progetto Xinjiang: il 26% lavora presso CNH, il 70% in altri settori, il 4% ha deciso di continuare a studiare dopo il diploma.
Come sempre cerchiamo di capire perché hanno funzionato e qual è il vero senso di questi progetti. Poter favorire la crescita consapevole dei giovani, attraverso una metodologia didattica appositamente studiata e attraverso programmi di orientamento ed educazione alla scelta, ha consentito di fare incontrare il progetto esistenziale dei giovani con la finalità e le strategie delle grandi aziende che li hanno accolti tra le proprie fila. Una cultura del lavoro funzionale alla propria crescita e alla propria passione sta inoltre dando anche riscontri a favore di un minore turnover e una più elevata professionalità e responsabilità anche per i giovani neoassunti.
I numeri e le sfide culturali affrontati in un contesto complesso come la Cina acquisiscono particolare valore e rappresentano un patrimonio di esperienza strategico e fondamentale per Edulife e per il proprio mondo, spendibile in Cina, ma anche in Europa, grazie a preziosissimi vissuti e punti di vista interculturali e intergenerazionali.
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