Dopo decenni di sperimentazioni e prototipi, con OpenAI e ChatGPT giunta alla release 4 e altre applicazione che si stanno affacciando con rapidità sul mercato, possiamo contare su una maturità tecnologica effettivamente applicabile su vasta scala.

Dopo le numerose esperienze e innovazioni consolidate negli ultimi anni, spesso circoscrivibili all’ambito specifico del Machine Learning, Edulife può finalmente oggi consolidare la ricerca prodotta e intraprendere la fase implementativa più innovativa, integrando le tecnologie di intelligenza artificiale oggi disponibili, mettendole al servizio dei differenti stili cognitivi e degli apprendimenti formali, non formali e informali a supporto delle proposte formative gestite dalle proprie piattaforme digitali.

Si gettano le basi per un “Edulife 6” fortemente potenziato dall’Intelligenza Artificiale e quindi ancor più efficace nell’offerta di sintesi, schemi, audio, video, realtà aumentata e virtuale al fine di accelerare gli apprendimenti, cogliendo le diverse peculiarità di ogni singolo umano.

Il senso del progetto è principalmente consentire alla persona di perseguire nella propria unicità e irripetibilità il proprio progetto esistenziale in sintonia con l’organizzazione di cui fa parte e a cui prende parte.

Uno scopo strettamente collegato è liberare intelligenza umana per potersi dedicare con maggiore tempo e attenzione ad attività relazionali e complesse oggi fuori portata per l’Intelligenza Artificiale.

I 5 livelli di apprendimento trasformativo identificati attraverso la ricerca di Fondazione Edulife sono in sintesi:

–       Osservazione di dati

–       Comprensione del significato della realtà osservata

–       Consapevolezza profonda di contesti e scenari

–       Creatività generativa di nuove informazioni, nuove viste e nuovi paradigmi

–       Responsabilità che le cose avvengano in modo sostenibile e per il bene comune.

L’Intelligenza Artificiale oggi può aiutare in forme mai sperimentate in passato dall’Umano il livello di osservazione, così da aiutarlo, ad occuparsi con più tempo e serenità alla relazionalità, dimensione fondamentale per generare una creatività dedicata esclusivamente all’impatto sociale.

Per approfondimenti: